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Governare l'innovazione è la sfida della Sanità di oggi. Vuol dire, in primo luogo, giungere ad una definizione condivisa del termine "innovazione", troppo spesso utilizzato in maniera inappropriata. Successivamente, esplorare percorsi, verificare programmi ed esperienze che, a livello centrale o periferico, abbiano tentato di dare risposte praticabili alla esigenza di introdurre elementi innovativi rispettando i principi di equità e sostenibilità che presiedono il sistema sanitario pubblico.

Il "nuovo" in Sanità non sempre è legato al medicinale di ultima generazione o alle metodologie diagnostiche emergenti; al contrario, grandi e reali innovazioni possono (e dovrebbero) essere introdotte a livello di organizzazione dei servizi o della loro amministrazione. "Basti pensare - spiega Massimo Brunetti nella Introduzione alla seconda delle monografie dei PENS - a tutto quello che potremmo sperimentare nella continuità assistenziale, con la creazione di servizi nuovi che ci avvicinano al domicilio. E quanta ricerca potremmo e dovremmo fare in medicina geenrale".

Continuità assistenziale, ricerca, sperimentazione: ecco alcune delle parole chiave utili per un inquadramento corretto del governo dell'innovazione. Sono parole ricorrenti in questa serie di volumi, Percorsi e Esperienze del Nuovo in Sanità, collegati alla rivista "Politiche Sanitarie" e distribuiti in collaborazione con Astrazeneca. Parole che invitiamo a conoscere meglio, riguardo le quali ci auguriamo possa crescere un confronto aperto, in un'ottica di dialogo e condivisione.

I volumi della serie PENS