Modello reatino per la gestione delle cronicità

Angelo Barbato, Michele Ciro Totaro, Paola Comite, Giacinto Di Gianfilippo, Anna Petrongari, Marzia Marcelli, Mauro Pitorri, Francesca Fornara, Agnese Barsacchi, Mauro Maccari

Riassunto. Introduzione. Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) è impegnato in una profonda e sistematica riorganizzazione per far fronte ai cambiamenti demografici ed epidemiologici della popolazione italiana. La zona di Rieti e provincia è caratterizzata dal più alto indice di vecchiaia della Regione Lazio che si accompagna a una vulnerabilità socioeconomica degli over 65, già considerati i soggetti più fragili perché più esposti a patologie cronicizzanti. Materiali e metodi. Sono stati analizzati retrospettivamente dati inerenti alla popolazione assistita domiciliarmente negli anni 2019-2023, con l’obiettivo di valutare il livello di sviluppo organizzativo del servizio, le risorse impiegate e la tipologia dei pazienti. Abbiamo altresì riportato il contributo della digitalizzazione all’erogazione del servizio domiciliare. Risultati. L’Assistenza domiciliare integrata (Adi) reatina è prevalentemente pubblica, assicurando così una copertura anche delle zone meno facilmente raggiungibili. La partecipazione del privato accreditato riguarda una minoranza di pazienti, sebbene spesso più complessi da gestire. A oggi la copertura dell’Adi è del 10% circa. Conclusioni. L’internalizzazione dell’Adi permette di assicurare la casa come primo luogo di cura anche agli utenti più svantaggiati, con una percentuale di copertura del servizio nettamente superiore alla media della Regione Lazio e agli obiettivi previsti dal Pnrr entro il 2026.

Parole chiave. Longevità, cronicità, fragilità, domiciliare, telemedicina.